Recupero di Forte Santa Caterina: le soluzioni progettuali di TFE Ingegneria

Davide Bettini - TFE Project Manager

Lorenzo Coser - TFE Mechanical Team Manager

Nell’ambito del progetto “Recupero di Forte Santa Caterina1 – coordinato da IQT Consulting S.p.A. in RTI con TFE Ingegneria S.r.l.Barretta & Partners S.r.l. e la consulenza per la progettazione paesaggistica dello Studio AG&P Greenscape S.r.l. – proponiamo un approfondimento relativo alle proposte e soluzioni progettuali curate, nello specifico, dal team di TFE.

Le proposte e soluzioni apportate da TFE: la progettazione degli impianti meccanici

Il progetto degli impianti meccanici è stato sviluppato per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • realizzare edifici a “energia quasi zero” (nZEB);
  • non impiegare la risorsa energetica gas metano (gas free);
  • massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da fonte rinnovabile attraverso la tecnologia fotovoltaica;
  • garantire elevata efficienza degli impianti di climatizzazione e ventilazione impiegati, per ridurre l’approvvigionamento energetico elettrico dalla rete pubblica;
  • impiegare tecnologie a risparmio idrico e sistemi di recupero-riuso acque meteoriche, per limitare l’approvvigionamento idrico dalla rete pubblica.

Infatti, nello specifico, sono stati previsti impianti meccanici autonomi per ciascun edificio, al cui interno è stato individuato un locale tecnico, con accesso dall’esterno, dedicato all’installazione dei sistemi di:

  • accumulo-distribuzione del vettore termo-frigorifero,
  • trattamento-produzione-distribuzione acqua calda sanitaria,
  • trattamento-distribuzione acqua fredda sanitaria,
  • distribuzione acqua meteorica per carico cassette wc.

Per la climatizzazione invernale-estiva e produzione acqua calda sanitaria è previsto l’impiego di pompe di calore reversibili condensate ad aria e posizionate a terra in piazzole tecniche dedicate. Invece, come terminali ambiente a ridotta inerzia termica, si è deciso di impiegare ventilconvettori a controllo elettronico con tecnologia inverter del tipo a vista o incassati a parete/controsoffitto.

Per il rinnovo aria, il progetto prevede unità di ventilazione dotate di recuperatore di calore a flussi incrociati, ventilatori a controllo elettronico con tecnologia inverter, batterie di trattamento per consentire l’immissione di aria esterna in condizioni neutre, sia in periodo invernale che estivo.

Sostenibilità, monitoraggio dei consumi e manutenzione

In tema di risparmio idrico e sostenibilità, si propone un sistema centralizzato (comune a tutti gli edifici) di recupero e riuso dell’acqua meteorica per carico cassette wc, mediante l’impiego di unica vasca interrata di accumulo e relativo locale tecnico fuori terra con gruppo elettrico di pressurizzazione.

 

Per il monitoraggio dei consumi idrici ed energetici, relativamente ad ogni edificio, sono previsti sistemi di contabilizzazione del consumo idrico (per uso sanitario e carico cassette wc) e della produzione energetica (per climatizzazione invernale ed estiva).

 

Infine, per quanto riguarda l’accessibilità e manutenzione impianti, le scelte impiantistiche sono state rivolte verso soluzioni che minimizzano l’impatto manutentivo sull’esercizio delle attività all’interno degli edifici, prevedendo:

  • piazzole tecniche esterne mascherate,
  • zone tecniche in copertura con accesso dall’esterno,
  • locali tecnici con accesso diretto dall’esterno.

L'illuminazione pubblica

La realizzazione del progetto elettrico di illuminazione pubblica si basa sugli obiettivi prefissati di efficienza energetica del nuovo impianto.

Infatti, la sostenibilità energetica nell’illuminazione pubblica punta a massimizzare l’efficienza energetica, minimizzare gli sprechi e ridurre l’impatto ambientale garantendo, al contempo, un’illuminazione sicura e adeguata agli utenti. Proprio l’adozione di tecnologie avanzate e strategie di gestione intelligente sono state fondamentali per il raggiungimento di questi obiettivi.

 

La tecnologia a LED, infatti, rispetto ai tradizionali sistemi di illuminazione con corpi illuminanti della precedente generazione, permette di aumentare notevolmente le prestazioni energetiche degli impianti nel rispetto delle normative vigenti. Così come l’adozione di driver e alimentatori ad alte prestazioni energetiche, funzionanti anche a pieno carico.

 

Altro aspetto fondamentale per l’impianto di illuminazione pubblica è stata la scelta di profili di regolazione studiati in funzione delle aree classificate dal regolamento edilizio del Comune di Verona.

 

Questa configurazione, oltre ad una diminuzione dei tempi di manutenzione dell’impianto, all’elevata durata dei corpi illuminanti a LED e alla possibilità di riciclo e recupero dei materiali a fine vita, permetterà di ridurre:

  • i consumi elettrici,
  • l’attività manutentiva e di smaltimento
  • la riduzione di CO2 equivalente emessa in atmosfera.

Le soluzioni per l’illuminazione interna degli edifici

Per ridurre i consumi energetici degli edifici e raggiungere una classe energetica elevata, nel progetto sono state previste lampade a LED.

Infatti, i corpi illuminanti contribuiranno ad abbassare l’indice di prestazione energetica EPL relativo al servizio di illuminazione, indicato negli Attestati di Prestazione Energetica (APE).

 

Un ulteriore contributo alla riduzione dei consumi di energia (prelevati dalla rete) sarà garantito dall’impianto fotovoltaico e dal sistema elettronico di controllo della produzione, distribuzione, regolazione ed emissione dell’energia termica.

Anche in questo caso, l’impianto elettrico, dimensionato come da progetto, comporta vantaggi significativi in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e minori costi di gestione nel tempo.

 

Un intervento combinato su più fronti che porta a un “Sistema Edificio-Impianto” efficiente e sostenibile nel tempo, funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto.

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Fonti

(1) Progetto su aggiudicazione della gara del Bando di INVITALIA 2022, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU – PNRR – Missione M5C2 – Investimento 2.3, relativo alla proposta ID. 309 – ID INTERVENTO: 1977 “Rigenerazione urbana, recupero e valorizzazione dell’area di Forte Santa Caterina e ex Caserma”.

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