Un esempio sono le stazioni radio base una tipologia di infrastruttura caratterizzata da strutture snelle prevalentemente in acciaio e dotate di sistemi di risalita che richiedono l’intervento di almeno due operatori. Talvolta queste strutture non sono dotate di scale di risalta oppure può risultare pericoloso, se non impossibile, recarsi in cima per verificare lo stato dei dispositivi installati e dei componenti di ancoraggio alla struttura portante, come ad esempio succede per torri piezometriche od edifici storici come campanili e torri.
La creazione di una flotta di droni, per queste attività, può quindi apportare notevoli vantaggi dal punto di vista della sicurezza dell’operatore e di conseguenza efficientare il processo di progettazione.
Dalla normativa attuale all’innovazione tecnologica
L’attuale normativa a livello nazionale ed Europeo è entrata in vigore dai primi mesi del 2021 e consente l’utilizzo di dispositivi di diversa grandezza in funzione dell’effort richiesto dall’attività di sopralluogo. Da normativa possono essere utilizzati droni che vanno dai 250 gr fino ai 4 kg di massa in base alle necessità di sopralluogo e alle condizioni presenti in campo.
L’applicazione di questo strumento non si limita alla fase preliminare e risulta essere un ottimo alleato anche in fase costruttiva, come il supporto alla Direzione Lavori ed il monitoraggio dell’avanzamento del cantiere.