Il termine BIM (Building Information Modelling), fino a qualche tempo fa, veniva associato al solo modello 3D.
Negli ultimi anni, il termine è stato sempre più svincolato dall’idea della produzione di modelli tridimensionali e accostato alla reale idea di una metodologia complessiva, in cui il modello non ha necessariamente solo 3 dimensioni ma, in alcuni casi, può arrivare ad averne 7.
Il modello informativo non è più considerato “stand alone”, ma è definito da un ecosistema di prodotti digitali interconnessi e da un processo regolato, standard e, in alcuni aspetti, elettronico e automatizzato.
Gli aspetti della sicurezza e della gestione temporale nella progettazione
Nella progettazione di un’opera, le criticità legate a tempistiche e sicurezza nella fase di realizzazione, fino a poco tempo fa venivano spesso trattate in apposite valutazioni separate rispetto al progetto definito, delegando alla fase di realizzazione le eventuali problematiche senza un’adeguata simulazione del funzionamento del cantiere.
Mancava quindi un sistema relazionale tra la programmazione temporale, la programmazione dell’allestimento del cantiere, la gestione dei rischi e il progetto vero e proprio.
La quarta dimensione del BIM (4D) affronta questa criticità. La gestione temporale non viene solo definita ma anche simulata, attraverso la dinamica interpretazione delle fasi di cantiere correlata agli elementi fisici nel modello ed ai costi specifici.
I modelli informativi, sotto questo aspetto, non riguardano soltanto la progettazione dell’opera, ma anche gli aspetti legati all’approntamento del cantiere. Sarà poi il collegamento degli elementi presenti nel modello alle attività contenute in un determinato cronoprogramma a rendere dinamico il tutto e, soprattutto, simulabile e verificabile per quanto riguarda la compatibilità della successione delle future lavorazioni in cantiere.
In questo modo si possono persino valutare interferenze temporali tra le lavorazioni, il flusso delle persone, i mezzi ed eventualmente correggere le disfunzioni.
Altro aspetto da non sottovalutare è la distribuzione economica delle spese nell’arco della realizzazione dell’opera che, grazie al BIM, vengono direttamente relazionate alle attività inerenti alla realizzazione. Così, con i metodi digitali di gestione temporale, è possibile verificare in momenti specifici l’ammontare previsto della spesa.