La digitalizzazione del settore delle costruzioni: il ruolo dei committenti e delle stazioni appaltanti

Leonardo Dias Freitas - IQT Corporate BIM Coordinator

In questo articolo vediamo come si sta trasformando la comunicazione ed il ruolo del committente nel contesto della rivoluzione digitale.

Connessione tra mondo reale e mondo digitale: come influenza le interazioni nell’industria 4.0

 

I nostri tempi sono segnati da una quarta rivoluzione industriale che si basa sulla compenetrazione tra il mondo reale e il mondo digitale e che vede come protagonista la sempre più possibile connessione tra l’uomo e la macchina.

L’evoluzione nel mondo del digitale ci porta a dare più attenzione ai rapporti e alle interazioni che si creano al suo interno. Un esempio può essere rappresentato dal mondo dei social network dove, in una società digitale parallela, si creano rapporti e connessioni più incentrate sulla comunicazione e sulla diffusione delle informazioni.

Anche l’industria 4.0 vede sempre più protagonista la comunicazione e la connettività in una crescente cooperazione tra le macchine e l’uomo nell’obiettivo di portare all’ottimizzazione della produzione.

 

Nuovi modelli di business: interconnessioni in rete e il ruolo dei committenti nel processo digitale

 

La produzione avviene in maniera più efficiente ma è necessario pensare a nuovi modelli di business anche nel settore delle costruzioni. Questi modelli dovrebbero puntare ad una decentralizzazione della fase decisionale resa possibile soprattutto grazie alle interconnessioni in rete.

Questa rete viene creata con metodi e strumenti digitali che permettono interoperabilità consentendo a tutti i componenti di un ecosistema (sia umani che macchine) di comunicare tra loro scambiando informazioni.

Nel settore delle costruzioni, la componente fondamentale di un ecosistema digitale per la collaborazione è il proprio committente che ha un ruolo attivo per tutta la vita del cespite edificio: dalla definizione iniziale degli obbiettivi e vincoli fino alla dovuta dismissione.

 

L’evoluzione tecnologica e le normative nel settore delle costruzioni

 

La normativa segue i passi del mondo digitale e si adatta al continuo evolversi della tecnologia e dei modi di approcciare i processi produttivi.

A tal riguardo la UNI EN ISO 19650 regola tutto il processo inerente alla gestione dei dati e dell’informazione riferiti ad un cespite immobile prima ancora che sia oggetto di progettazione e/o manutenzione, stabilendo quindi la necessità di definire i requisiti a partire dal punto più alto (livello organizzazione) fino al punto più basso (livello cespite edificio).

Questo dimostra quanto sia fondamentale il ruolo del committente nella definizione degli obbiettivi e dei vincoli che disegneranno l’intero processo.

Con l’introduzione del DM 312/2021, si aggiungono importanti precisazioni che integrano il DM 560/2017 con le più recenti normative relative all’introduzione di processi digitali nel settore delle costruzioni quali la UNI11337 e la UNI EN ISO 19650.

Un cambiamento importante è l’accresciuta rilevanza dei flussi di lavoro all’interno dell’ambiente di condivisione dei dati a supporto delle fasi decisionali.

Il dato, quindi, deve essere gestibile e soprattutto lavorabile da tutti gli attori inclusa la committenza. Nel testo, si da enfasi alla stretta interrelazione tra processo e tecnologia, rafforzato anche dall’articolo 4 dove viene introdotto il concetto di “modello informativo” inteso come ecosistema digitale utile all’interoperabilità.

La spinta verso un ecosistema produttivo digitale ha però la necessità di disegni condivisi quindi interfacce, protocolli e interoperabilità dei dati definiti in comune accordo.

Nel testo del nuovo Decreto, la committenza viene di nuovo chiamata in causa soprattutto nella fase iniziale del processo. Questo richiamo è visibile nella precisazione che viene data sulle caratteristiche dell’Atto Organizzativo nell’articolo 3 definito come un atto “che espliciti il processo di controllo e di gestione delle singole fasi procedimentali, la identità dei gestori dei dati e la proprietà degli stessi e le modalità di gestione dei conflitti, in relazione alla natura delle opere e dei cespiti comprensivi degli aspetti tecnici e procedurali adottati”.

Il nuovo Decreto tiene conto del reale contesto in cui ci troviamo e con l’articolo 6 cambiano le soglie di obbligatorietà di processi digitali nel settore delle costruzioni traslatando gli importi soglia. In prima battuta ci si aspetta un grande rallentamento della digitalizzazione nel mondo delle costruzioni rispetto a quanto previsto con il precedente DM560, ma in realtà quanto introdotto nel DM312/2021 rappresenta un incentivo alla sperimentazione e all’investimento in ambito digitale da parte della committenza, libera da obblighi imposti dalle normative.

 

I committenti e la possibilità di sperimentazione: dalla fase di definizione degli obbiettivi alla fase di esercizio dell’edifico

 

A questo punto il committente diventa il protagonista anche delle sperimentazioni favorendo l’esplorazione e la creatività propri e necessari al “Digital Mindset”.

L’aspetto della sperimentazione che vede protagonista la committenza viene rafforzato anche con l’aggiunta dell’articolo 7bis che introduce la possibilità di attribuzione dei punteggi premianti a proposte basate su processi digitali.

Così la committenza, oltre ad entrare in gioco nella fase iniziale del processo, ha anche l’opportunità di sperimentare con il supporto dell’appaltatore, temi della digitalizzazione che meglio rispondono alle esigenze concrete sia del cespite che dell’organizzazione stessa.

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