Nel marzo 2007 il Parlamento e il Consiglio Europeo, attraverso la Direttiva 2007/2/CE, hanno istituito una infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea:
INSPIRE – INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe
La direttiva intendeva creare, grazie a norme di attuazione integrate da misure comunitarie, una struttura comune che rendesse l’informazione territoriale dei vari stati compatibile e utilizzabile in un contesto transfrontaliero.
Questo evento ha determinato un grande cambiamento nel panorama della “produzione” e “gestione” delle informazioni territoriali poiché, a partire da quel momento, i produttori di dati di questo tipo avrebbero dovuto rendere e mantenere l’informazione disponibile, di qualità, organizzata e accessibile.
Il SINFI (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture) istituito con il Decreto Ministeriale MISE 11 maggio 2016, è il catasto delle infrastrutture presenti sul territorio nazionale, sia nel sottosuolo che nel soprasuolo, utilizzato da operatori di telecomunicazioni e altre utilities, ed ha il medesimo scopo: favorire la condivisione delle infrastrutture attraverso la gestione ordinata e integrata dei dati che le riguardano.
La mappatura dettagliata delle infrastrutture del territorio costituisce uno strumento di informazione geo-referenziato, consultabile attraverso software GIS, che consente di pianificare e facilitare lo sviluppo delle reti di comunicazione dati.
Inoltre, aumenta la trasparenza e l’efficienza delle infrastrutture nazionali riducendone i costi nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga.
Quest’ultimo identifica il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultra larga in Italia, al fine di soddisfare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea entro il 2020.
L’implementazione di un catasto delle infrastrutture prevede l’impegno di vari attori, pubblici e privati, con la necessità di cooperare tra i soggetti coinvolti.
In questo contesto risulta imprescindibile la definizione di standard condivisi.
È per questo che sono state definite delle “specifiche di contenuto di riferimento per i DataBase delle Reti di sottoservizi e per il SINFI”, pubblicate in allegato al Decreto Ministeriale MISE del 2016.
Il Decreto stabilisce, inoltre, le modalità di raccolta, inserimento e consultazione dei dati nonché le regole per il successivo aggiornamento.
L’insieme di queste attività sono coordinate da Infratel Italia S.p.a., società in house del MISE.
Il 19 giugno 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.142 il decreto di approvazione del Piano Operativo del SINFI, in attuazione alla Delibera CIPE n.61/2018.
Il cronoprogramma si sviluppa in diverse fasi temporali e deve concludersi entro dicembre 2020.
Il quadro economico prevede un impegno di 5.000.000 di euro, la cui copertura finanziaria è data da Risorse FSC.
Al fine di adempiere a questo obbligo di legge, le amministrazioni comunali, in quanto gestori di dati relativi alle infrastrutture, dovranno “produrre” o “tradurre” i dati in formato shape (formato vettoriale per sistemi informativi geografici).
ANCI contribuirà alla predisposizione di un Piano Operativo per accompagnare i Comuni nell’implementazione e utilizzo del sistema.
In questo contesto, crediamo che prototipi innovativi di conversione e traduzione di dati e metadati possano rispondere alle esigenze di accessibilità e trasparenza per la condivisione e l’accesso a una mappatura territoriale.
La mappatura potrà favorire l’implementazione di sistemi di consultazione al fine di rendere le infrastrutture esistenti maggiormente funzionali all’alloggiamento o allo sviluppo di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e, inoltre, potrà contribuire all’azzeramento del digital divide.
Chiara Monesi
GIS Specialist
NGN Division