Nella lingua italiana la parola progettare deriva dal latino proiectare: «gettare avanti», anticipare qualcosa con la conseguente pianificazione dei tempi e dei modi di eseguirla. Nel mondo delle costruzioni questo “qualcosa” appartiene ad un contesto spaziale e materico che ne andrà ad influenzare la sua ideazione. Questo contesto necessita di un’approfondita analisi della “condizione di ciò che si stacca o risalta rispetto al piano o allo sfondo di base” *(una definizione di rilievo del Corriere della sera).
I software di modellazione delle informazioni, i cosiddetti BIM Authoring, sono utilizzati quotidianamente in gran parte delle società e aziende che operano nella filiera delle costruzioni. Spesso si considera che tali software, da soli, possano apportare notevoli miglioramenti nella qualità del lavoro storicamente svolto con i classici software CAD.
Il metodo tradizionale di rilievo
Il rilievo, atto propedeutico alla progettazione, non molto tempo fa avveniva tramite metodi analogici quali la cordella oppure, come nei casi più recenti, con il distanziometro laser. Le risultanze venivano trascritte in fogli di carta che successivamente dovevano essere interpretati in lunghe sessioni di disegno assistito da un computer.
Un netto distacco tra il contesto rilevato e il lavoro eseguito in ufficio, in cui avveniva l’interpretazione del rilievo eseguito con un conseguente alto margine di errore. Anche a distanza di tempo, misure non corrette o dimenticanze necessitavano di numerose visite dell’oggetto di progettazione per ulteriori accertamenti utili alle fasi decisionali, ad esempio errori sull’inclinazione dei muri e le regole del convenzionale angolo di 90° che possono portare a considerevoli discostamenti tra il contesto rilevato ed il disegno trascritto.
Il laser scanner
Il laser scanner è uno strumento che esegue una tecnica di scansioni successive e che permette il rilievo di un oggetto tridimensionale mediante una nuvola di punti. In questa nuvola la posizione di ogni punto viene individuata secondo un sistema di coordinate spaziali e l’insieme di questi milioni di punti formano una sorta di fotografia tridimensionale fedele al contesto.
Ottenendo come risultato una nuvola di punti tridimensionale è possibile portare all’interno delle mura del nostro ufficio un’interpretazione ben precisa e fedele del contesto che può essere interrogata in qualsiasi momento per verificare i dati necessari, utili ad azzerare il rischio di misure mancanti o errate.
Gli strumenti per la scansione laser tridimensionale hanno tipicamente bassi ingombri e una notevole velocità nella acquisizione della nuvola di punti. Questo aspetto comporta benefici non solo per i progettisti ma anche per la committenza dovuti al basso impatto fisico e alla riduzione di interferenze con l’ipotetico e molto probabile normale funzionamento dell’edificio durante le operazioni di rilievo.
Questa tecnologia permette di eseguire rilievi con un elevato rigore anche di forme particolarmente complesse impossibili da ottenere con i cosiddetti metodi tradizionali e manuali. Come risultato si ottiene un modello tridimensionale formato da punti e fotografie panoramiche, quindi un modello completamente immersivo, navigabile e misurabile che potrà essere “ricalcato” con strumenti di modellazione BIM utili al committente, in una fase preliminare alla progettazione e ad una maggiore consapevolezza nelle fasi decisionali.
Oltre ad un Rilievo, un database utile alla Committenza
I benefici delle tecniche di rilievo con laser scanner vanno oltre la fase propedeutica alla progettazione: rappresentano infatti un supporto essenziale durante l’esecuzione dell’opera dove una successione di scansioni temporalmente definite permette di avere un quadro chiaro dell’evoluzione dell’opera. Utilizzando questa tecnologia si arriva ad avere una fotografia tridimensionale e completa dello stato dell’opera in un determinato momento utile alle verifiche di esecuzione e soprattutto alla consuntivazione della contabilità, reso possibile dalla misurabilità ed esaustività del rilievo.
Inoltre, questa tecnica è utile alla verifica geometrica durante e a conclusione della realizzazione dell’opera: con la semplice sovrapposizione del rilievo tridimensionale e del modello BIM, anche quest’ultimo tridimensionale, si ottiene il quadro reale delle eventuali divergenze tra progetto (modello BIM) e opera realizzata (Rilievo tridimensionale).
Eseguendo una scansione periodica dell’opera prima e durante la sua realizzazione, si ottiene quindi un database perfettamente misurabile e consultabile durante l’esercizio per verificare, ad esempio, come sono estate realizzate le lavorazioni che vengono nascoste con altre lavorazioni, quali la rete di distribuzione degli impianti o la posizione dei ferri in una fondazione strutturale, configurandosi in questo modo come un elemento dinamico e utile alla documentazione as-built.