BIM e GIS a confronto
In particolare, il GIS offre una rappresentazione di contesto su scala urbana, regionale e/o nazionale, mentre il BIM focalizza la propria attenzione sulla singola opera. Integrando i due patrimoni informativi otteniamo, all’atto pratico, un digital twin dell’opera ma contestualizzato nel proprio habitat. Collocando un modello BIM all’interno del proprio contesto (geografico, politico, idro-geolodico, ecc.) in un Sistema Informativo Territoriale, permette di agevolare di molto le fasi di pianificazione, progettazione e costruzione dell’opera stessa.
Conoscere l’area di pertinenza di un’opera, come ad esempio la mappa di pericolosità sismica o idrogeologica del sito di realizzazione, fornisce a progettisti e pianificatori strumenti molto utili per determinare la miglior posizione dell’opera, la relativa configurazione e, talvolta, persino i materiali da costruzione da adottare.
Come società di ingegneria siamo coinvolti direttamente in queste tematiche, occupandoci anche di progettazione e realizzazione di soluzioni per grandi frane sulle reti infrastrutturali, di idraulica fluviale e dissesti idrogeologici.
Le informazioni gestibili in ambito GIS, tuttavia, permettono anche di perseguire i sempre più importanti obbiettivi di sostenibilità, tra cui la riduzione del consumo di vettori energetici.
In questo particolare ambito, ad esempio, nel modello GIS è possibile integrare informazioni climatiche, quali ad esempio le temperature stagionali massime e minime, le ore di luce, le condizioni di umidità e la piovosità media, in modo da fornire al progettista un ulteriore strumento decisionale per ottimizzare il proprio progetto, in termini di posizione, materiali, soluzioni costruttive e impiantistiche.
In caso di opere già esistenti, il modello GIS permette di individuare quelle infrastrutture la cui riqualificazione energetica potrebbe sortire i maggiori benefici, in termici economici e di consumo energetico. Il tutto inserito in un contesto molto più aggiornato e realistico.
Gli strumenti informatici GIS, in definitiva, sono il nostro miglior alleato, poiché ci permettono di effettuare analisi e rappresentazioni spaziali e temporali (es. eventi e frequenza degli stessi) che si verificano in una determinata area.
Nelle fasi di progettazione ricorriamo a modelli GIS anche per la gestione e l’ottenimento dei permessi per le infrastrutture di cui ci occupiamo direttamente (es. vincolo paesaggistico, archeologico, spazio aeroportuale, etc), altro ambito in cui, in tempi non troppo remoti, era necessario investire grandi sforzi per il recupero del dato veritiero e consolidato.
In ambito GIS è, quindi, possibile creare dei veri e propri archivi/catasti come dimostrano i recenti esempi dell’Archivio Informatico delle Opere Pubbliche (AINOP)1 e il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI)2.