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Aggiornata la Broadband map di AGCOM

Aggiornata la Broadband map di AGCOM

Il DL n. 145/2013, convertito con modifiche dalla legge n. 9/2014, recita: “L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni costituisce, tramite periodico aggiornamento richiesto agli operatori autorizzati, una banca dati di tutte le reti di accesso ad internet di proprietà sia pubblica che privata esistenti nel territorio nazionale, dettagliando le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse”.
E ancora, secondo quanto previsto dalla delibera n. 1/16 DSD della Direzione dello Sviluppo dei Servizi Digitali e della Rete, “Tutti i soggetti pubblici e privati detentori delle infrastrutture di rete che forniscono il servizio di accesso ad Internet sono tenuti a comunicare all’Autorità i dati utili alla costituzione del Sistema di mappatura”.

Rispetto però a quanto dichiarato dagli operatori, la mappa è stata modificata e implementata più volte sulla base delle segnalazioni degli utenti.

Il crowdsourcing ha consentito l’acquisizione di oltre 1.050 segnalazioni che hanno contribuito alla predisposizione dell’ultima release, la quale, con una fotografia al 15 giugno 2018, mostra un ulteriore miglioramento del livello di copertura ultrabroadband di rete fissa. Tale miglioramento è stato reso possibile grazie anche alle reti FWA (Fixed Wireless Access) che coprono vaste aree del territorio nazionale.

 

Aggiornata la Broadband map di AGCOM

 

Altra novità è quella che riguarda l’interfaccia utente, ulteriormente perfezionata per consentire la fruibilità dei dati anche agli utenti meno esperti o a quanti non dispongono di competenze GIS (Geographic Information System). Parallelamente è stata notevolmente potenziata la sezione Open Data, contenente tutti gli elementi di dettaglio per gli addetti ai lavori e gli analisti.
La dashboard, fiore all’occhiello della piattaforma, consente, tra le altre cose, di verificare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, secondo cui, entro il 2020, tutta la popolazione dovrebbe essere coperta da servizi da 30 Mbps e l’85% da almeno 100 Mbps.

Tra le implementazioni, oltre alla ricerca per singolo indirizzo, è possibile ora visualizzare interi tratti stradali serviti con velocità fino a 30 Mbps, nell’intervallo 30-100 Mbps o superiori ai 100 Mbps. Un’altra importante implementazione è quella che, attraverso un sistema di certificazione, consente al consumatore finale di comprendere quale tipo di tecnologia si nasconda dietro alle offerte presenti sul mercato.

Infatti, come tutti ben sappiamo, la maggior parte dei servizi di connettività Internet non è costituita da fibra “pura” bensì “blend”, ovvero una tecnologia mista rame-fibra. Attraverso i bollini presenti nella BBmap, è ora possibile identificare con esattezza ogni tecnologia. Verde “FF” per la fibra a casa (FTTH), blu “F” per la fibra al palazzo (FTTB), giallo “RF” per la fibra all’armadio (FTTC), rosso (R) per la fibra alla centrale (FTTN) e viola (W) per il fixed wireless.

 

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In un comunicato, l’Authority spiega che il dettaglio offerto e la facilità di utilizzo della piattaforma hanno permesso oltre quattrocentomila visualizzazioni complessive dall’avvio del progetto.

Infine, conclude il comunicato, questo strumento ha contribuito alla definizione degli obblighi sui diritti d’uso delle frequenze nelle bande 694-790 Mhz, 3600-3800 Mhz e 26.5-27.5 Ghz per i sistemi radiomobili di quinta generazione (5G).

 

Roberto Secci
IQTconsulting S.p.A. Electromagnetic Impact Analysis Specialist

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